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Enaiat - l'incredibile storia

liberamente tratto da "Nel mare ci sono i coccodrilli - storia vera di Enaiatollah Akbari" di Fabio Geda

e patrocinato da Amnesty International Italia

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Una storia straordinaria, esemplare,

dal grande potere di trasformazione personale e collettiva.

Uno stimolo per tutti, adulti e ragazzi, a considerare il valore, il coraggio,

la qualità delle nostre vite e l’importanza delle nostre scelte.

Regia e

drammaturgia         Patrizia Schiavo

 

Con                          Antonio De Stefano, Paolo Madonna,

                                 Eugenio Marinelli, Jacopo Mauriello, Patrizia Schiavo

 

Collaborazione       Silvia Grassi, Sarah Nicolucci

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Light Designer        Matteo Ziglio

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Sound Designer     Alessandro Caponi

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Foto di Scena         Riccardo Liberati

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SINOSSI

Un’odissea durata circa otto anni, dall’Afghanistan, attraverso Pakistan, Iran, Turchia, Grecia e infine Italia.

La storia di un ragazzino afghano che, per essere salvato, viene "abbandonato" dalla madre a soli dieci anni con tre regole di vita: non fare uso di droghe, di armi e non rubare. Enaiat è abituato alla violenza: il padre derubato e

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ucciso dai banditi, il maestro dai talebani per non aver chiuso la scuola, lui e suo fratello nascosti in una buca per sfuggire alla schiavitù. 

E’ lotta per la sopravvivenza, riconoscente a chi gli offre un giaciglio o un po’ di cibo, poi​ dal Pakistan raggiunge con un trafficante di uomini l'Iran, lavora in un cantiere per pagarsi il viaggio e il cantiere diventa la sua casa e la sua prigione.

E dopo gli sgomberi, i rimpatri, le botte dai poliziotti, parte per la Turchia, scala le montagne per un mese, di notte, al freddo, senza cibo. Tre giorni nel cassone di un camion e poi un gommone a remi per la Grecia.

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Il sogno di una vita migliore lo porta a vincere una sfida impossibile che ci rammenta i tanti che invece sono spariti nei doppifondi di un camion congelati sulle montagne che tentavano di attraversare o ingoiati dal mare.

La gioia per la vittoria di Enaiat dovrebbe sensibilizzarci di fronte alle sconfitte e alle morti di tanti altri e aiutarci fin da bambini nell'acquisizione di nuove consapevolezze, considerare bla qualità delle nostre vite e l'importanza delle nostre scelte

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